È tornato a riunirsi, seppur virtualmente, il Tavolo di Lavoro di Messina per l’aggiornamento del Piano di Azione Locale (PAL) finalizzato a favorire l’integrazione delle Comunità Rom, Sinti e Camminanti (RCS).
Messina è infatti una delle 8 città metropolitane (insieme a Bari, Catania, Genova, Cagliari, Milano, Napoli e Roma) che partecipano all’Azione “Interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità RSC, Rom Sinti e Camminanti, al fine di favorire la partecipazione dei Rom alla vita sociale, politica economica e civica”, promossa dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità, in qualità di beneficiario delle azioni di sistema previste dal PON Inclusione 2014-2020.
L’Azione è implementata dall’Associazione temporanea di imprese composta da NOVA Onlus – Consorzio Nazionale per l’Innovazione Sociale (capofila) e i partner Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”, Associazione 21 Luglio e Fondazione Romanì Italia, con la supervisione del Dipartimento Pari Opportunità-UNAR.
Il tavolo di Messina è stato istituito con la Delibera di Giunta Comunale n. 790 del 4 dicembre 2019; vi partecipano enti locali, istituzioni, associazioni, scuole ed enti formativi. Dopo il primo incontro dello scorso 9 gennaio e il successivo stop dovuto all’emergenza da Covid-19, le attività sono riprese l’8 giugno in modalità online attraverso la piattaforma Cisco Webex.
L’appuntamento è stato dedicato al tema dell‘accesso al lavoro.
Secondo le ultime stime, A Messina risiedono circa 90 persone Rom provenienti dai Paesi dell’ex Jugoslavia, giunte in città fin dagli anni ’80. Una piccola minoranza che vive in condizioni di povertà ed emarginazione sociale. Scopo principale del Piano di Azione sarà individuare modalità e attività che possano favorire la piena inclusione di questa comunità e una sua maggiore partecipazione alla vita sociale sul territorio cittadino.