Il contesto europeo e nazionale: alcuni numeri macro
I Rom rappresentano la minoranza più consistente presente sul suolo europeo. Nei Paesi membri del Consiglio d’Europa (47 Paesi membri, circa 800 milioni di cittadini) la presenza di appartenenti alle comunità Rom è stimata intorno ai 12 milioni di individui, mentre sono circa 6 milioni i Rom che vivono all’interno dell’Unione Europea.
Soprattutto in alcuni Paesi, un numero elevato di persone Rom vive in condizione di estrema povertà ed esclusione sociale. In generale, i Rom sono uno dei gruppi sociali in EU maggiormente emarginati, che si trovano ad affrontare profondi problemi sociali legati al basso livello di istruzione, all’alto tasso di disoccupazione, a condizioni abitative inadeguate, alla scarsa salute e ad una vasta discriminazione, elementi questi tra di loro interconnessi e che creano un circolo vizioso di esclusione sociale tra le comunità Rom e popolazione maggioritaria.
La presenza dei Rom in Italia è stimata dal Consiglio d’Europa tra i 120.000 e i 180.000, costituendo circa lo 0,25% del totale della popolazione italiana. È possibile quantificare in circa 28.000 unità le persone di etnia Rom che vivono in insediamenti formali e informali. Circa 1.300 persone, in prevalenza sinti, vivono invece in una cinquantina di microaree. La città con maggior numero di insediamenti formali è la città di Roma mentre la città con più insediamenti informali è Napoli.
Circa la metà dei Rom e sinti presenti in Italia ha la cittadinanza italiana, mentre si stima che circa il 60% del totale abbia meno di 18 anni. Il mancato riconoscimento dello status giuridico risulta un grave ostacolo per il godimento dei diritti fondamentali per almeno 3.000 Rom originari dell’ex Jugoslavia.